L’ultimo sondaggio Eurobarometro – effettuato alla fine del 2009 ma pubblicato per intero qualche settimana fa – ha mostrato risultati sorprendenti. La Banca centrale europea gode di una fiducia limitata nell’Unione, nonostante durante la crisi abbia evitato un collasso del sistema finanziario.
La BCE fa peggio della Commissione, che raccoglie il credito del 46% degli interpellati e del Parlamento che ha un 50% di sostenitori. L’Eurobarometro fa notare che l’istituto monetario “non beneficia del leggero incremento di fiducia osservato per il Parlamento e per la Commissione”. L’unica istituzione federale europea che tanto ha fatto in questi ultimi due anni per evitare collassi bancari e sostenere l’economia della zona euro soffre di bassa popolarità. Evidentemente mantenere la stabilità dei prezzi e riaffermerlo ripetutamente non basta. E’ possibile che la BCE venga trattata alla stregua dei tanti enti regolatori ritenuti responsabili della crisi finanziaria e che in questo periodo tutte le banche – non solo quelle commerciali – paghino un prezzo d’immagine. E' anche possibile che la crisi greca, scoppiata alla fine dell'anno scorso, non aiuti la popolarità della zona euro e delle sue principali istituzioni. Vista la difficile situazione in cui versa l'unione monetaria, i dati Eurobarometro fanno riflettere. Da tempo l’istituto prepara seminari per giornalisti, organizza presentazioni nelle scuole e partecipa a convegni europei e internazionali. Forse la BCE dovrebbe pensare anche a una campagna d'informazione più vasta e incisiva per spiegare l'importante ruolo che ha avuto in questi anni nell'assicurare la stabilità finanziaria dell'unione monetaria.