Guttenberg, la Baviera ha una stella – 12/09/09

NEUDROSSENFELD e HEILIGENSTADT – «Sarà lui il primo cancelliere bavarese nella storia della Repubblica federale. Ne sono certo. È solo questione di tempo». Insieme a qualche centinaio di persone, il meccanico di Neudrossenfeld, un piccolo centro nel cuore della Franconia, sta aspettando il ministro dell'Economia KarlTheodor zu Guttenberg. Il tendone è già pieno, la banda musicale è pronta, la birra e i wurstel anche. «Eccolo! Eccolo!», grida una bambina sulle spalle del padre. L'uomo politico più popolare di Germania fa il suo ingresso, accolto dagli applausi della folla e dal suono della tromba.

Neudrossenfeld, meno di quattromila anime, è un comune della Baviera settentrionale a una ventina di chilometri da Bayreuth. Oggi accoglie un figlio della regione, colui che Der Spiegel ha definito di recente «la personalità più interessante di queste elezioni, l'unica che riesce a eccitare la fantasia di amici e nemici ». Giovane ma saggio, bavarese ma senza accento, coraggioso ma diplomatico, Guttenbergè la stella nascente della politica tedesca. In pochi mesi – è arrivato al governo a febbraio, a 37 anni – è riuscito a imporsi, nonostante l'impegno gravoso della crisi economica, offrendo del politico bavarese un'immagine nuova, moderna e nazionale.
Seguire Guttenberg nella sua circoscrizione della Franconia è un po' come saltabeccare qua e là tra Weinstube e Biergarten, taverne e birrerie: in un pomeriggio, il ministro cristiano-sociale zigzaga attraverso la regione per incontrare un elettorato, anche giovane, che lo accoglie con applausi a scena aperta: «È simpatico, aperto, credibile e indipendente », spiega Christine Schoch, una signora venuta ad ascoltarlo in questo sabato di fine estate, a pochi giorni dalle elezioni federali del 27 settembre. «Possiamo essere fieri di lui. Mai nessun bavarese era salito incima alla classifica degli uomini politici più popolari di Germania ».
Guttenberg riscuote consensi a livello nazionale più di altri leader cristiano-sociali, come Franz Josef Strauss e Edmund Stoiber, ambedue troppo bavaresi per i tedeschi del nord. Eppure anche il giovane ministro è un figlio della Baviera, esponente di una vecchia e gloriosa famiglia francone le cui origini risalgono al 1149. In casa gli hanno insegnato a stare composto, la schiena dritta e le mani conserte. I baroni Guttenberg non scherzano. Si racconta che il nonno sul letto di morte convocò i futuri genitori di Karl-Theodor perché gli promettessero di sposarsi. Il matrimonio tra i due si fece, anche se poi si separarono.
Prima di lanciarsi in politica il giovane Guttenberg ha seguito gli affari di famiglia e vissuto negli Stati Uniti. Sorridente, sempre a suo agio anche quando a Heiligenstadt, a mezz'ora da Neudrossenfeld, il sindaco lo costringe all'improvviso a cantare una ballata locale al ritmo di una fisarmonica, accompagnato dal battito delle mani dei presenti. Non male per un fan degli AC/DC. Il giovane ministro è a casa sua a Berlino e a New York, come nei villaggi della Baviera profonda. In questo dimostra una maturità fuori dal comune. Soprattutto è diventato in pochi mesi l'ancora di salvezza di una Csu in perdita di consensi.
Alle regionali dell'anno scorso il partito ha perso per la prima volta in mezzo secolo la maggioranza assoluta in una regione che non si riconosce più nei valori tradizionali dei cristiano sociali. La Baviera non è più un povero land agricolo, ma un ricco centro industriale. Chi meglio di Guttenberg può essere il trait d'union tra le tante anime di una regione che tuttora si definisce un Freistaat, uno stato libero? E soprattutto, chi meglio di Guttenberg può salvaguardare il ruolo della Baviera quale serbatoio di voti per la Cdu nazionale? Il 27 settembre il risultato dei democristiani dipenderà dall'esito della consultazionenella grande regione meridionale tedesca.
Affidabilità. Credibilità. Responsabilità. Sono le parole d'ordine che ritornano con più frequenza nei discorsi di KT, come lo chiamano in famiglia. Sui temi più delicati riesce a svicolare con innata diplomazia, attore protagonista di una coalizione sui generis tra democristiani e socialdemocratici tutta votata ai compromessi. In economia è un liberale o un pragmatico? «Tanto Stato quanto è necessario, tanto mercato quanto è possibile», è la risposta non poco ambigua.
Guttenberg si è fatto notare soprattutto nella tortuosa e controversa vicenda Opel. Si dice sia arrivato a minacciare le dimissioni perché contrario all'ipotesi di salvare la filiale europea di General Motors a tutti i costi. Solo un bluff? Poco importa: politicamente è stato un successo. Molti tedeschi hanno visto in lui una persona pronta a difendere gli interessi del contribuente tedesco. «Ha carisma. E mi dà l'impressione di essere una persona affidabile», spiega un abitante di Heiligenstadt che da lontano lo osserva mentre si fa fotografare a fianco di una madre e il suo bambino.
Il ministro conosce a menadito la sua circoscrizione. Dal podio di Neudrossenfeld si rivolge direttamente ai baroni locali, naturalmente lusingando il loro amor proprio. Ama scherzare e prendersi in giro. A Heiligenstadt, sul poster elettorale che annuncia la sua visita, una mano maliziosa ha scritto in piccolo: Frei Bier für alle, birra gratis per tutti. Al giovane ministro lo scherzo non è sfuggito e risponde per le rime alla folla presente, provocando risate generali.
Per Die Zeit, «raramente un debuttante in politica ha provocato così tanta attenzione». Il «magnete dei democristiani», come lo chiama la Bild am Sonntag, ha indubbiamente senso politico; ma ha anche una visione politica? O è semplicemente un «one-hit-wonder», tutto dinamismo e giovinezza, come ipotizza Der Spiegel? Il sospetto è legittimo, ma la personalità di Guttenberg non può essere ignorata: mai finora un candidato della Csu aveva fatto campagna elettorale per la Cdu fuori dalla Baviera. E sono sempre più numerosi quelli convinti che possa diventare il primo cancelliere bavarese nella storia tedesca.

B.R.

PICCOLO RITRATTO DI FAMIGLIA

Il nonno
La famiglia Guttenberg ha segnato la storia politica tedesca. Il nonno del ministro fu un politico cristiano-sociale.Karl Theodor zu Guttenberg anticipò la carriera del nipote partecipando con un incarico di governo nella prima grande coalizione Cdu-Spd. Alla fine degli anni 60 fu Sottosegretario alla Cancelleria. Si oppose alla Ostpolitik del cancelliere socialdemocratico Willy Brandt.

I rapporti con il nazismo
Nella famiglia del ministro dell'Economia si sovrappongono le tante facce della Germania nazista. Un parente di Karl-Theodor, Karl Ludwig zu Guttenberg, fu coinvolto nel fallito attentato ad Adolf Hitler del 20 luglio 1944. Un anno dopo venne ucciso dalle SS. La madre di Karl-Theodor, divorziata dal padre Enoch, si è risposata con il figlio di Joachim von Ribbentrop, ministro degli Esteri di Hitler.