La Germania vuole raddoppiare il traffico su due ruote

Un po’ a causa dell’elevato prezzo della benzina, un po’ perché la Germania vuole ridurre le emissioni nociveBici_in_germania  del 40% entro il 2020, i tedeschi stanno guardando sempre più alla bicicletta come a un mezzo di locomozione ecologico ed economico. Un rapporto del ministero dei Trasporti punta a fare del traffico su due ruote il 20% del totale entro il 2020, il doppio rispetto ad oggi. Il 1 giugno è scattata l’iniziativa annuale del governo tedesco – Mit dem Rad zur Arbeit – che esorta le persone a utilizzare la bicicletta per andare a lavorare durante i mesi estivi. L’idea tedesca di incentivare l’uso della bicicletta non è nuova nell’Europa del Nord. A Parigi, il comune ha messo a disposizione biciclette pur di alleviare il traffico: i primi trenta minuti sono gratuiti. A Londra sono state costruite nuove piste ciclabili. A Bruxelles, chi usa le due ruote per andare al lavoro gode di un piccolo aiuto fiscale.

Il destino ha voluto che l’annuncio del ministero dei Trasporti giunga
mentre le ultime statistiche mostrano in questo Paese un aumento delle
vendite delle auto più piccole, meno dispendiose di benzina (forse
perché neppure i tedeschi se la sentono di andare in bicicletta
d’inverno, a dispetto della foto in questo post). Nei primi cinque mesi
del 2008, le vendite di veicoli nuovi sono aumentate del 4%. Ma a fare
particolarmente bene sono state le case produttrici specializzate nelle
utilitarie: le vendite della Smart sono salite del 59%, quelle della
Daihatsu del 35%, quelle della Fiat del 31%, quelle della Suzuki del
23%. Difficile dire se il Governo tedesco riuscirà nei suoi intenti di raddoppiare il traffico su due ruote entro il 2020; certo la grande virtù dei tedeschi è proprio la costanza e il terreno dopotutto è fertile. Le piste ciclabili sono numerose, molti vagoni ferroviari sono prediposti al trasporto di bici, oltre 4.600 alberghi in Germania sono considerati cyclist-friendly e l’amore tedesco per la tecnologia fa sì che i cittadini della Repubblica federale facciano il tagliando alla bicicletta nello stesso modo in cui portano l’automobile a fare una revisione annuale.

  • Beda Romano |

    Cara Sabine (Bourgeau),
    credo che tu abbia ragione: il rapido benessere degli ultimi decenni ha probabilmente accresciuto l’individualismo italiano in un Paese ancora molto recente e privo per molti versi di una borghesia consapevole del suo ruolo e orgogliosa della sua storia, a differenza degli altri Paese che conosci bene (la Francia e il Belgio). Noto comunque un certo aumento del volontariato, fenomeno interessante e che forse fa ben sperare per il futuro.
    B.R.

  • Massimo |

    PS
    con questo non intendo giustificare ma semplicemente approfondire la questione che, in molti casi, non avrebbe altre spiegazioni plausibili.
    “Antistoria degli italiani” di Giordano Bruno Guerri analizza a fondo questi aspetti.

  • Massimo |

    Ci sono diversi elementi che portano i tedeschi ad usare la bici come spiega bene Romano, così come ci sono diversi elementi che definiscono l’italiano di oggi ma non solo.
    L’italiano è figlio di una nazione che è relativamente giovane e storicamente terra di conquista (se evitiamo di andare indietro al tempo dell’Impero Romano) e l’individualismo diventa una caratteristica spiccata quando l’autorità viene vista come esterna, straniera e mai emanazione diretta della società. In questo senso, anche il civismo perde molte posizioni nella scala dei valori.

  • Beda Romano |

    Caro Gariboldi,
    inevitabilmente le utilities costrette ad acquistare a un prezzo superiore a quello di mercato il surplus di energia solare prodotto da famiglie e imprese si rifanno sui consumatori. In questo senso, molti osservatori temono che le bollette aumenteranno molto nei prossimi anni in linea con un incremento dell‘energia elettrica prodotta dai pannelli solari. Attualmente si calcola che i sussidi provocano un aumento della tipica bolletta elettrica di circa 1,01 euro al mese. Secondo un‘associazione di categoria il supplemento salirà a 2,14 euro al mese entro il 2014. Altre stime parlano di 8,0 euro entro il 2015. Proprio nei giorni scorsi, il Parlamento tedesco ha quindi approvato una riduzione graduale degli aiuti pubblici nel timore che il successo dell‘energia solare associato a un elevato prezzo del petrolio possano pesare eccessivamente sulle bollette delle famiglie.
    Cordialmente
    B.R.

  • s.bourgeau |

    felice di leggerti fedele alla mia memoria. si puo riassumere la tua risposta di ieri in: gli italiani sono individualisti e i tedeschi no? sai che sono in italia da ormai più di 20 anni, che la francia è nel mio dna, il belgio nel mio cuore, e che la germania è cosa studiata ed amata dai tempi del liceo… questa è l’idea che mi sono fatta sugli “italiani di oggi”. non credo pero che l’italiano sia sempre stato così e temo che il benessere arrivato in modo dirrompente negli ultimi decenni abbia creato questo nuovo italiano (che non ci pensa proprio a pedalare perché altri stiano meglio)trasformando una mancanza di fiducia nel paese (forse effetto delle scelte dell’ultima guerra) in un sentimento di non nazione dove è meglio che ognuno pensi per se…
    sabine

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