Anche dal Belgio giungono soluzioni ingegnose nel campo delle energie rinnovabili. Il paese ha 65 chilometri di coste ventose sul Mare del Nord e da tempo ha deciso di installare al largo delle spiagge di Ostenda o di Zeebrugge grandi mulini a vento per recuperare energia eolica.
Collegato ai parchi eolici e alla terra ferma dalla rete elettrica, il nuovo atollo avrà in realtà la forma di una ciambella. Al centro una riserva d'acqua. Nei momenti di consumo basso, il pozzo verrà svuotato utilizzando l'energia in eccesso. Nei momenti invece di consumo elevato, il pozzo verrà riempito attivando una serie di turbine che produrranno elettricità poi riversata nella rete elettrica nazionale. Il ministro incaricato dell'Economia, dei Consumatori e del Mare del Nord, Johan Vande Lanotte, ha spiegato che l'isola artificiale avrà anche un compito ambientale. Accoglierà una zona di riproduzione di uccelli, in particolare gabbiani e sterne. Regolarmente, la stampa belga riferisce della produzione di energia rinnovabile nel corso della settimana precedente, regione per regione. Ormai il vento produce il 19% dell'elettricità consumata dalle sole famiglie belghe (in tutto 864mila alloggi). A titolo di confronto, in Italia fotovoltaico ed eolico insieme hanno prodotto nel 2012 il 9,6% del totale di elettricità consumata nel paese. Secondo Edora, la federazione belga delle energie rinnovabili, il contributo della sola energia eolica al prodotto interno lordo belga è salito tra il 2007 e il 2011 del 69%; l'occupazione in questo settore è aumentata del 74%.
(Nella foto, una immagine di un parco eolico belga nel Mare del Nord)
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