Entro breve il partito socialdemocratico tedesco dovrà risolvere in un modo o nell’altro la crisi di leadership che lo sta attanagliando da ormai due anni. Kurt Beck, l’attuale presidente, è impopolare (appena il 10% dei tedeschi lo vuole cancelliere, secondo un sondaggio di questa settimana). In questi anni non è riuscito a prendere fermamente le redini del movimento politico e da mesi ormai è criticato pubblicamente da una larga fetta dell’Spd. Beck, 59enne ministro-presidente della Renania-Palatinato (nella foto tratta da Stern), ha deciso di strizzare l’occhio ai radicali di Die Linke appoggiandosi all’ala sinistra del partito. I suoi oppositori, ambedue vicini all’ex cancelliere Gerhard Schröder, sono il ministro delle Finanze Peer Steinbrück e il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier. Quest’ultimo è il suo concorrente diretto alla leadership del partito: potrebbe diventare lui il candidato cancelliere da opporre alla signora Angela Merkel, leader dei democristiani in occasione delle elezioni politiche della fine del 2009.
La divisione della sinistra tedesca non è un caso unico in Europa. In Francia i socialisti devono fare i conti con il crescente successo di Olivier Besancenot, il leader della Ligue communiste révolutionnaire. In Italia, per ora, il Partito democratico è riuscito a dominare la sinistra radicale, ma c’è sempre il rischio che quest’ultima si rafforzi nei prossimi anni e che il Pd si divida. Per ora, l’Spd, ai minimi storici nei sondaggi di popolarità, oscilla nervosamente tra il desiderio di rimanere indipendente e la tentazione di firmare accordi di collaborazione con Die Linke. La sua posizione è resa più complicata da una democrazia cristiana che tendendo a sinistra e occupando il centro cancella le differenze con il centro-sinistra. C’è da chiedersi se l’Spd potrà continuare a offrire – in un momento di crescente incertezza economica e sociale – un manifesto centrista e se non assisteremo in Germania, e in altri Paesi europei, a un rafforzamento della sinistra radicale, anche nel mondo socialdemocratico.