Qualche anno fa, una città tedesca, Seelow, nel Land del Brandeburgo, non lontano dalla frontiera con la Polonia, aveva inventato uno strumento radicale per imporre a un malcapitato debitore dell'amministrazione pubblica di pagare le imposte. Gli ispettori del fisco, dopo avere individuato l'automobile del cittadino inadempiente, sgonfiavano i pneumatici della macchina con un apparecchio speciale.
In Grecia, è ormai noto che se il negoziante non emette uno scontrino l'acquirente può non pagare il bene che vuole acquistare. Sopra, un cartello fotografato questa estate in un negozio di Nauplia, la cittadina del Golfo Argolico che fu la prima capitale greca dopo la rivoluzione contro il potere ottomano tra il 1829 e il 1834. In Portogallo, il giornale Expresso spiegava nei giorni scorsi che dal 1° gennaio 2014, l'amministrazione fiscale organizzerà speciali lotterie. Il biglietto sarà la fattura dell'acquisto di un bene, su cui il venditore avrà iscritto il codice fiscale dell'acquirente. In palio ogni settimana ci saranno tre automobili. Il primo premio consisterà in una vettura di lusso, gli altri due premi in una utilitaria. In Slovacchia, una lotteria simile è scattata in settembre. Il primo premio in questo caso è un assegno, spesso di 10mila euro. La lotteria slovacca avviene due volte al mese. La lotteria portoghese non è quindi una prima. E neppure quella slovacca lo è. Altri paesi hanno seguito questa strada, come Malta e la Georgia. In quest'ultimo paese la scelta è stata abbandonata dopo sette mesi per un mancato impatto sul gettito fiscale. D'altro canto, da un lato la crisi economica provoca un aumento dei giochi d'azzardo (nel 2012 si calcola che la quasi totalità degli spagnoli acquistò un biglietto della lotteria nazionale El Gordo che proponeva premi per un totale di 2,5 miliardi di euro). Dall'altro, la stessa crisi economica induce i contribuenti a diventare sempre più aggressivi e raffinati nel tentare di evadere le tasse.
(Nella foto, un cartello in un negozio greco a Nauplia)
NB: Dal fronte di Bruxelles (ex GermaniE) è anche su Facebook