Nelle città tedesche, i comuni insegnano ai bambini fin dalla più giovane età a guidare la bicicletta nel traffico cittadino. Nelle città belghe, i comuni insegnano ai bambini a prendere l'autobus e a comportarsi correttamente sui mezzi pubblici. Nella provincia dell'Hainaut, la società pubblica dei trasporti regionali sta organizzando in questi giorni, mentre riaprono le scuole dopo le vacanze estive, speciali corsi di due ore per spiegare ai bambini e ai ragazzini come si prende un autobus, un tram o una metropolitana.
In Germania, a insegnare ai bambini a guidare la bicicletta è la polizia. Capita spesso di vedere per strada file di bambini vestiti di un gilet arancione seguire compitamente gli ordini di un poliziotto. Il corso termina con un esame e un diploma, di cui i più giovani vanno con ragione fieri. L'obiettivo è di dare loro le basi per scongiurare incidenti ed evitare che siano un pericolo per gli altri utenti della strada. In Belgio, uno dei motivi per cui si insegna ai più giovani come si usano i mezzi pubblici è il traffico, annoso problema di molte città. Proprio in questi giorni, sulla base di dati satellitari, l'organizzazione americana Inrix ha stilato una lista delle città più congestionate d'Europa. Secondo i resonconti della stampa belga, Bruxelles è in testa: in media un automobilista rimane bloccato nel traffico per 84,5 ore all'anno. Segue Anversa con 76,7 ore. Nel paese, la media è di 59,7 ore. Tra le 25 città più congestionate d'Europa ci sono anche Gand e Charleroi (quest'ultima appunto nella regione dell'Hainaut). Chi ha abitato a Bruxelles negli anni 80 è colpito da quanto il traffico sia peggiorato nella capitale belga. I motivi sono numerosi. Al di là di infrastrutture invecchiate e di un aumento delle macchine, dovuto anche al proliferare di auto aziendali, c'è da dire prima di tutto che il paese è piccolo e che la densità della popolazione è di 342 abitanti per chilometro quadrato (in Italia è di 198, in Francia di 102, in Spagna di 86). Le grandi città attraggono migliaia di pendolari ogni giorno. Inoltre, il Belgio è un crocevia tra il Nord e il Sud dell'Europa, spesso l'inevitabile luogo di passaggio per raggiungere il porto di Rotterdam o i mercati francese, italiano o tedesco. Infine, in alcuni casi l'offerta di trasporto pubblico lascia a desiderare. Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
(OCSE), il traffico costa ogni anno all'economia belga l'1-2% del
prodotto interno lordo. Dietro alla scelta della TEC di insegnare ai bambini come usare i mezzi pubblici, c'è un certo senso civico, ma anche il tentativo di migliorare l'immagine del trasporto pubblico e trasferire su autobus e tram la circolazione su auto. Potrebbe rivelarsi un esempio per altri paesi.
(Nella foto, un ingorgo in un tunnel di Bruxelles)
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