Il difficilissimo accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese europee è all'ordine del giorno da alcuni mesi ormai. I dati della Banca centrale europea mostrano come prendere a prestito sia particolarmente costoso nei paesi del Sud Europa. Anche in Olanda il ministro delle Finanze Jeroen Dijsselbloem ha ammesso la settimana scorsa che le stesse società olandesi hanno difficoltà a ottenere linee di credito. Le ragioni principali hanno a che vedere con la paura delle banche di prestare denaro a imprese che in un contesto economico molto difficile potrebbero avere improvvise difficoltà, soprattutto in quei paesi dove la recessione è particolarmente profonda.
Finora, alle banche è convenuto acquistare obbligazioni pubbliche piuttosto che dare credito all'economia. All'inizio dell'anno, il rendimento dall'acquisto di un titolo decennale italiano da parte di una banca, al netto dei costi di finanziamento e in proporzione all'utilizzo del capitale, era di circa il 33% annuo rispetto al rendimento di un prestito a una piccola o media impresa italiana senza rischio di credito di circa il 9% annuo. In marzo, le banche spagnole e italiane hanno acquistato rispettivamente 15 miliardi di titoli Bonos e 11 miliardi di titoli BTp. Si tratta del 25% e del 28% del totale delle emissioni nette previste nel 2013 (rispettivamente 59 e 40 miliardi di euro). L'investimento in titoli di stato è stato considerato finora più premiante, e meno pericoloso. Finora. Naturalmente, gli acquisti di questi mesi hanno contribuito a un forte calo dei rendimenti obbligazionari. Di converso, per le banche il prestito alle imprese torna a essere potenzialmente più interessante. Sempre secondo Egea, oggi il ritorno finanziario di una linea di credito di una banca spagnola a una impresa del suo paese è di circa il 16% annuo, rispetto a un rendimento obbligazionario del 14% annuo su 10 anni e del 9% annuo su 5 anni. "I rendimenti obbligazionari – spiega l'economista – potrebbero essere vicini a livelli per i quali gli istituti di credito potrebbero essere più invogliati a prestare denaro piuttosto che ad acquistare titoli di stato".
(Nel grafico, fonte Morgan Stanley, l'andamento dei rendimenti obbligazionari italiani e spagnoli a confronto con i rendimenti dei prestiti alle imprese nei due paesi)
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