Chissà se in Italia sarebbe possibile per la televisione pubblica fare un film su un personaggio politico ancora vivo? Probabilmente l'iniziativa susciterebbe polemiche e la RAI verrebbe accusata di faziosità o di piaggeria. In Germania invece succede. La ZDF ha trasmesso nella serata di martedì 20 ottobre un film su Helmut Kohl, cancelliere federale dal 1982 al 1998 e padre dell'unificazione delle due Germanie venti anni fa. Si intitola "Der Mann aus der Pfalz", in ricordo del fatto che Kohl è nato in Renania-Palatinato ed è stato per molti anni ministro-presidente democristiano nella regione della Germania Ovest, alla frontiera con la Francia. Il film di un'ora e mezza mescola situazioni immaginarie e filmati d'epoca; si concentra sugli avvenimenti del 1989-1990, ma non mancano neppure i flashbacks, per ricordare le radici politiche di Kohl, compagno di partito negli anni 60 dell'allora cancelliere Ludwig Erhard. Regista e attori hanno avuto lunghi colloqui con l'ex cancelliere per far sì che il Dokumentarfilm fosse il più realista e veritiero possibile.
Forse non tutti saranno d'accordo con le scelte di Thomas Schadt (i figli di Kohl per esempio hanno accusato il regista di avere dato un quadro poco umano del grande statista), ma "Der Mann aus der Pfalz" è un esempio concreto di come la Germania tenti nonostante tutto di trattare anche il passato più recente con stile ed equilibrio. L'ex cancelliere, che oggi a 79 anni, è un personaggio pubblico amato e rispettato nella Repubblica Federale, ma è anche stato fonte di aspre polemiche. Aveva promesso troppo avventatamente "panorami fioriti" ai cittadini della ex DDR; è rimasto immischiato in uno scandalo di fondi neri della CDU che lo ha costretto a farsi da parte; sua moglie poi si è suicidata nel 2001, vittima di un male inguaribile, ma anche – così si dice – di un marito troppo lontano e concentrato sulla sua carriera politica. C'è chi ha notato come alcuni degli aspetti più controversi della vita di Kohl siano stati ignorati; ciononostante la pellicola della ZDF, pur avendo creato discussioni, è un documento storico e politico interessante. Il film è stato visto da 2,8 milioni di telespettatori (l'8,7% del totale). Un'ultima divertente curiosità: i due attori che hanno il ruolo di Helmut Kohl, da giovane e poi da vecchio, sono ambedue ex cittadini della Germania Est. Stephan Grossmann (nella foto) è nato a Dresda nel 1971; Thomas Thieme è nato a Weimar nel 1948. Anche in questo il film è un bel omaggio all'unificazione.