A 20 anni dalla caduta del muro la Germania continua a essere divisa in due, o meglio in tre. Secondo un rapporto di un'associazione non governativa,
Nonostante evidenti riavvicinamenti restano differenze tra i tedeschi dell'Est e quelli dell'Ovest, come dimostra l'ultima ricerca pubblicata in questi giorni. E il ventennale della Caduta del Muro è certamente l'occasione per fare il punto, tra lodi e recriminazioni. E' lecito pensare però che dietro a molte delle prese di posizione di queste settimane ci siano anche le elezioni federali del settembre prossimo. Il mezzogiorno tedesco, segnato da un'elevata disoccupazione e da livelli di redditi inferiori ai Länder occidentali del paese, sarà cruciale nel voto politico previsto tra quattro mesi. L'elettorato nella ex DDR fa scelte politiche molto volatili e poco radicate, dalle quali dipenderà la vittoria finale. Se la democristiana Angela Merkel è stata eletta nel 2005 è anche perché è riuscita a strappare ai socialdemocratici Sassonia, Turingia e Meclemburgo-Pomerania Occidentale. Lo stesso è valso per le elezioni precedenti. Secondo un sondaggio Infratest-Dimap, a poco più di quattro mesi dal voto il 36% degli elettori tedeschi è tuttora incerto per chi votare. In particolare, il 27% dei simpatizzanti socialdemocratici e il 25% dei simpatizzanti democristiani non hanno le idee chiare. In questo contesto di grande incertezza il ventennale della Caduta del Muro è quindi tema di campagna elettorale. Se il socialdemocratico Tiefensee tenta di giocare la carta del sentimento regionalista è anche perché la signora Merkel parte favorita: è una tedesca dell'Est.