Nei prossimi giorni la Freie Universität di Berlino inaugurerà il primo Campushotel, il primo albergo situato su un campus universitario tedesco.
La Freie Universität è stata inserita in questa lista molto ambita, insieme per esempio all'Università di Monaco e al Politecnico di Karlsruhe. Maggiore qualità, maggiore attenzione al merito e alla ricerca. Con il tempo quindi è aumentata la concorrenza tra le università tedesche. A contribuirvi è stato anche il programma Erasmus che indirettamente mette a confronto le facoltà di tutta Europa. Non sorprende quindi se in molti atenei siano aumentati i corsi in inglese (a proposito: leggo sul settimanale Der Spiegel che l'inglese è ormai la lingua principale di molte università olandesi). È in questo contesto che nasce il Seminaris Campushotel: un albergo di prima categoria con 186 stanze sul grande Campus di Dahlem, nella parte occidentale della capitale tedesca. L'hotel è nato grazie a una Public Private Partnership. "La nostra università fa parte di un grande network di facoltà internazionali – ha detto il presidente della FU Dieter Lenzen -. Abbiamo molti visitatori stranieri che si incontrano in facoltà e vogliono poter trascorrere una notte sul campus". Questa crisi economica potrebbe costringere le celebri università americane e inglesi a ridurre i costi e a rivedere le loro priorità. Non si può escludere che modifichi il grande mercato universitario mondiale. Forse l'Europa e la Germania potranno approfittarne. Il Governo federale vuole portare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo al 3,0% del prodotto interno lordo entro il 2010.
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PS: Leggo sulla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung del 19 aprile 2009 che il patrimonio finanziario di molte università americane è crollato negli ultimi mesi. Quello della Yale University, per esempio, è sceso da 31,7 miliardi il 30 giugno 2008, a 23,5 miliardi il 31 dicembre 2008.