Norbert Walter è tra gli economisti più noti di Germania. A 63 anni è il direttore di Deutsche Bank Research, il centro studi della prima banca tedesca (la foto a fianco è tratta dal sito dell’istituto di credito). Con un tono all’apparenza compassato ama la polemica e il dibattito. Lunedì 7 aprile ha parlato davanti a un gruppo di uomini d’affari tedeschi e americani, invitato a pranzo dall’American-German Business Club di Francoforte. Ecco, in breve, alcune sue opinioni. Prima di tutto, Walter è convinto che dopo quella azionaria e immobiliare l’abbondante liquidità stia creando una nuova bolla: quella dei Treasuries (i titoli di Stato americani). "È – ha detto l’economista tedesco – una bolla mai vista prima. Il rendimento su un’obbligazione a 10 anni oscilla oggi intorno al 3,5% rispetto a un’inflazione del 4,0%. Un differenziale di questo tipo è totalmente spropositato".
La preoccupazione di Walter è che gli investitori asiatici possano vendere a man bassa le loro obbligazioni americane, anche per via di una Federal Reserve che ha ridotto il costo del denaro senza rassicurare sufficientemente sul fronte dell’inflazione. "Il rischio – ha proseguito l’economista di Deutsche Bank – è che in queste circostanze si metta in dubbio la fiducia sul valore del denaro". Sul fronte macroeconomico, Walter è convinto che bene o male la crisi immobiliare negli Stati Uniti verrà superata nel giro di tre anni. Più lungo invece sarà il processo di aggiustamento nei Paesi–come la Spagna–con una popolazione più vecchia e uno sviluppo demografico meno dinamico. Infine, un’opinione sul futuro dell’euro: il cambio della moneta unica contro il dollaro è attualmente sopravvalutato del 30% rispetto al valore corretto basato sui fondamentali economici: "Mai visto prima – ha aggiunto Walter -: negli ultimi 35 anni, la sopravvalutazione non aveva mai superato il 25%". Ecco perché l’economista tedesco prevede nel 2009 una recessione dell’export in Europa.