Nel 2000, il 62% della popolazione apparteneva alla classe media tedesca, che secondo il DIW raggruppa coloro che guadagnano tra il 70 e il 150% del reddito mediano. La quota nel 2006 era scesa al 54%. Secondo l’istituto economico tedesco viceversa è aumentato il numero dei più ricchi e quello dei più poveri: "Le ineguaglianze sono cresciute". Nel contempo, è calato il numero di coloro con un impiego a tempo pieno: dal 64 al 55% della popolazione. Inoltre, il DIW sottolinea come sia cresciuto tra i tedeschi il sentimento di incertezza. Negli anni ’80 il 40% della popolazione affermava di non essere preoccupato per il futuro. La quota è scesa al 30% negli anni ’90 e al 23% nel 2007. Definire la classe media è obiettivamente difficile, ma lo studio dell’istituto DIW conferma le impressioni di molti osservatori. La tendenza, se corretta, spiega la combattività dei sindacati e il rafforzamento della sinistra in Germania. (Lo studio è recuperabile sul sito www.diw.de)