Questo risultato è’ il riflesso di un revival sociale nella Repubblica federale, dopo le riforme al welfare state della prima metà del decennio. Il desiderio di molti tedeschi di recuperare potere d’acquisto, dopo aver accettato negli ultimi anni una riduzione del salario reale, sta rafforzando Die Linke e sta inducendo gli altri partiti, anche la CDU, a sterzare a sinistra. Lo stesso partito del cancelliere Angela Merkel ha appoggiato le richieste salariali generose fatte da alcuni sindacati in occasione dei rinnovi contrattuali previsti nel 2008. Il momento è delicato per la Banca Centrale Europea, stretta tra un’economia in frenata, a causa della crisi creditizia, e un’inflazione in aumento. Non mancano le pressioni sui banchieri centrali perché riducano il costo del denaro, ma questi ultimi sono preoccupati dalla possibilità di elevati aumenti salariali, soprattutto in Germania. In questo senso, agli occhi delle autorità monetarie, il successo relativo ottenuto da Die Linke in terra tedesca è probabilmente un nuovo motivo di preoccupazione.