FRANCOFORTE- Sono sempre più numerosi coloro che per lavoro o per turismo usano i voli a basso costo. A causa della crisi economica, il mercato è in crescita e la Germania, già oggi crocevia dei trasporti in Europa, vuole approfittarne: l'aeroporto di Colonia-Bonn sta diventando il nuovo hub continentale dei low-cost. Tra le altre cose, lo scalo ha in programma la costruzione di un nuovo terminal per facilitare le coincidenze. La strategia ha ripercussioni anche italiane: la Penisola è infatti il secondo mercato di destinazione dei voli in partenza dalla città renana.
Con il trasferimento della capitale da Bonn a Berlino nel 1999 si poteva immaginare che il vecchio aeroporto Konrad Adenauer, costruito nel 1938, sarebbe presto scomparso dalle cartine aeronautiche. Non è stato così. Dal 2002 al 2008 lo scalo ha raddoppiato il numero dei passeggeri, da 5 a 10 milioni. Per la maggior parte volano con le compagnie a basso costo, che stanno beneficiando di strutture moderne e soprattutto di una posizione geografica invidiabile, al centro di una grande regione popolata da 15 milioni di persone.
Oggi dall'aeroporto di Colonia- Bonn è possibile raggiungere oltre un centinaio di destinazioni in venticinque paesi europei. Due le compagnie a basso costo che dominano il mercato: Germanwings, di proprietà di Lufthansa, e TUI-Fly, controllata da Air Berlin. Nel 2009 il numero dei passeggeri in transito è aumentato di un terzo rispetto al 2008. «In totale sono ormai centomila – spiega Michael Garvens, il presidente della società aeroportuale – ma nel medio termine vogliamo che questi siano il 10% del totale».
In via di progettazione c'è un nuovo terminal da 25 milioni di euro, che servirà a migliorare le coincidenze. Il tentativo, continua Garvens, è di competere con gli aeroporti anglosassoni di Stansted, Gatwick e Dublino, molto forti nell'offerta di voli a basso costo. Colonia vuole approfittare della posizione geografica della Germania, allo stesso modo in cui nel grande mercato dei trasporti europei il porto di Amburgo sta facendo concorrenza a quello di Rotterdam, Dhl affronta a pie' fermo Ups e FedEx, oppure Lufthansa si batte contro Air France/Klm.
Il primo mercato straniero di destinazione dei voli in partenza dallo scalo renano è la Spagna, seguita dall'Italia e dalla Turchia. Una decina le città italiane collegate, tanto che tra gennaio e novembre 753mila passeggeri hanno viaggiato tra l'aeroporto di Colonia-Bonn e l'Italia. Un'ulteriore crescita del Konrad Adenauer avrebbe un impatto positivo anche per gli scali italiani, che possono sperare di migliorare i collegamenti in Europa e mettere a profitto le ricadute economiche.
Secondo le ultime statistiche pubblicate dalla Elfaa,l'associazione europea delle compagnie aeree a basso costo, le società del settore operano 3.535 voli al giorno, hanno una quota di riempimento degli aerei dell'82,9%,e contano 653 velivoli. Nel 2009, per esempio, Ryanair ha aumentato il numero dei passeggeri del 13%, mentre Lufthansa ha registrato un calo del 2,6%. Secondo Garvens, la crisi economica contribuirà alla crescita delle compagnie a basso costo: oggi una persona su tre viaggia con un lowcost; nel 2015 sarà una su due.
Il 70% dei passeggeri che attualmente usano lo scalo aereo renano hanno viaggiato con un volo a basso costo. In questo contesto, Easyjet, un'altra delle compagnie aeree low-cost a usare il Konrad Adenauer, vuole pescare a man bassa nel mercato dei viaggi d'affari. In ottobre un quinto dei suoi 4,2 milioni di clienti ha viaggiato per lavoro: «Easyjet – spiegava di recente Stephen Furlong, analista della società d'investimento irlandese Davy – sta aggredendo le compagnie tradizionali direttamente nei loro aeroporti di riferimento».
La partita europea in questo settore è tendenzialmente a tre e coinvolge in prima battuta anche Air Berlin e Ryanair. «In un momento di crisi economica – conclude Garvens, il presidente dell'aeroporto di Colonia-Bonn – le tratte a basso costo stanno avendo un crescente successo anche presso gli uomini d'affari. Per Germanwings questi già oggi rappresentano il 40% dei passeggeri. La quota è la stessa anche per noi. Ecco perché vogliamo rafforzarci in quanto hub nei voli low-cost, migliorando le strutture di transito»
B.R.
Viaggiare via lo scalo di Colonia-Bonn: www.cologne-bonn-connect.com/