C’era un tempo quando la Germania era un paese in cui ci si recava per specializzarsi negli studi, partecipare a una fiera o prendere una coincidenza aerea. Gli ultimi dati dell’Ente per il turismo tedesco danno un’immagine molto diversa della Repubblica Federale. Secondo il presidente della Deutsche Zentrale für Tourismus (DZT), Petra Hedorfer, per la prima volta nella storia la Germania ha registrato nel 2010 più di 60 milioni di pernottamenti di persone provenienti dall’estero, in rialzo del 10% rispetto al 2009. Il dato comprende sia i viaggi di lavoro che quelli di piacere, mi ha spiegato Joachim Scholz, l’esperto della DZT che si occupa di compilare le statistiche e che ho chiamato per avere maggiori informazioni. Dati precisi sono ancora in fase di elaborazione, ma il signor Scholz stima che un terzo degli arrivi provenienti dai soli paesi europei ha obiettivi professionali; il resto è rappresentato da viaggi turistici o visite famigliari. Secondo i dati dello World Travel Monitor, citati dalla DZT, per la prima volta la Germania è stata nel 2010 la seconda destinazione al mondo per i viaggiatori europei, dopo la Spagna e addirittura prima della Francia. La ripresa economica ha probabilmente avuto un ruolo, ma anche il turismo ha fatto la sua parte. Più in generale, gli stranieri che visitano la Repubblica Federale non provengono più solo dai paesi vicini. Gli arrivi, per affari o tempo libero, sono cresciuti dal Brasile (+42%), dalla Cina (+33%), e dal Golfo Arabo (+26%). Molte regioni tedesche hanno investito denaro e risorse nel turismo. Hanno successo le città più note, da Amburgo a Berlino a Monaco, ma anche Länder finora poco visitati come il Meclemburgo-Pomerania Occidentale, sul Mar Baltico. A dei prezzi peraltro convenienti e con una qualità spesso ottima.
Nel corso degli ultimi due decenni la Germania è cambiata molto. E’ diventata più accogliente, meno rigida, direi quasi più mediterranea. L'importante comunità immigrata ha avuto un ruolo importante nel rendere il paese più aperto e meno freddo. Credo poi che i campionati mondiali di calcio del 2006 abbiano contribuito a dare della Germania l'immagine di un paese moderno e ospitale, complici forse un’estate particolarmente soleggiata e un’organizzazione perfetta. La signora Hedorfer si aspetta che nel 2020 i pernottamenti superino gli 80 milioni. Per quest’anno, la DZT punta in particolare su due avvenimenti per aumentare le visite dall'estero. Da un lato cita il 125° anniversario della creazione della prima automobile, costruita da Carl Benz nel 1886, che dovrebbe indurre molti turisti a visitare le grandi fabbriche tedesche. Dall’altro, punta ai campionati mondiali di calcio (questa volta femminile) che si svolgeranno questa estate dal 26 giugno al 17 luglio in nove città del paese. Sono stato in Francia alla fine della settimana scorsa e in un cinema, prima del film, è apparsa una pubblicità promossa dal governo tedesco. Guarda caso, lo spot era dedicato proprio alla manifestazione sportiva di questa estate ed esortava i francesi ad approfittare dell’occasione per visitare la Germania. Mi sono chiesto se i tedeschi riusciranno a replicare il successo d'immagine ottenuto cinque anni fa, nonostante il calcio femminile rimanga uno sport di nicchia.
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(Nell'immagine una vecchia miniera di carbone di Essen, diventata patrimonio dell'Umanità)