GÖTEBORG – I dipinti di Anders Zorn, noto per i suoi straordinari acquarelli, mostravano a fine Ottocento una Svezia dal cielo terso e dalla natura incontaminata. Fino a qualche anno fa, i quadri del pittore svedese apparivano incredibilmente datati, tanto alcune città del suo Paese erano impregnate di smog. Oggi la Svezia è all’avanguardia nella lotta contro l’inquinamento. A sorpresa, l’establishment imprenditoriale svedese è in prima linea nella battaglia ambientale, smentendo il pregiudizio secondo il quale l’ecologia è necessariamente incompatibile con la crescita economica.
Göteborg, la seconda città della Svezia dopo Stoccolma, fa figura di modello. Secondo un recente rapporto del Parlamento europeo, la capitale industriale svedese è «capofila nel settore del riscaldamento urbano». A Göteborg, dove le caldaie non sono individuali ma per quartiere, il riscaldamento della città si fonda al 74% sul calore recuperato da impianti di incenerimento e stabilimenti industriali. Il 18% proviene da fonti rinnovabili, e appena l’8% da combustibili fossili, principalmente gas e petrolio. Continua…
(Questo reportage da Göteborg è uscito sul Sole/24 Ore di sabato 30 dicembre. Lo si può leggere per intero qui)