Uno sguardo oltre il Muro di Nicosia – “L’ultima città divisa d’Europa”

Dal 1° luglio la presidenza dell'Unione Europea è nelle mani di Cipro, la piccola isola del Mediterraneo orientale che dista poco più di 100 miglia dalle coste libanesi. Il paese, abitato da 800mila persone, ha appena chiesto l'aiuto europeo. ProsecutionEsposte allo sconquasso greco, le sue banche sono in gravissima difficoltà. Come l'Irlanda o l'Islanda anche Cipro rischia di essere trascinata nel baratro dalle proprie istituzioni finanziarie che negli anni hanno assunto un peso enorme nell'economia nazionale. Le attività bancarie rappresentano il 600% del prodotto interno lordo, secondo una ricerca della società americana Moody's. Il paese è uno straordinario melting pot, a cavallo tra Europa e Asia. L'isola è stata veneziana fino al 1571 quando passò agli ottomani; poi divenne britannica dal 1878. Strappò l'indipendenza nel 1960. Da secoli crocevia di mercanti ortodossi greci, cattolici veneziani e musulmani turchi, la convivenza al momento dell'indipendenza si rivelò difficile. Nel 1974 la giunta militare greca organizzò un colpo di stato nel tentativo di unire l'isola alla Grecia. Intervenne la Turchia, invadendo il paese. Dopo alcune settimane di combattimenti, la comunità internazionale riuscì a imporre un cessate-il-fuoco. Da allora, l'isola è divisa in due, sotto il controllo di caschi blu delle Nazioni Unite. Da una parte la Repubblica di Cipro, che controlla il 63% del territorio, principalmente di lingua greca e di religione ortodossa. Nella parte Nord, la Repubblica turca del Cipro del Nord, riconosciuta soltanto dalla Turchia e che occupa il 37% dell'isola, principalmente di lingua turca e di religione musulmana. La capitale Nicosia è anch'essa divisa in due, ed è "l'ultima città divisa d'Europa", come dice un cartello posto sulla frontiera. A Cipro durante un viaggio organizzato dal governo cipriota, sono passato a Nord.


Per chi si ricorda del passaggio tra Berlino Ovest e Berlino Est, il transito tra Nicosia Sud e Nicosia Nord non offre la stessa atmosfera. La coda è breve, il controllo limitato. Certo, bisogna presentare il passaporto e riempire un modulo per ricevere un visto. Chi dimentica di rendere il formulario al posto di controllo al momento dell'uscita rischia probabilmente qualche problema, ma per il resto il passaggio è indolore. MoscheaIl contrasto tra le due città ricorda quello tra le due Berlino. A Sud, la capitale è stata in parte sventrata, con l'apertura di grandi viali, oggi attraversati (nonostante la crisi) da veloci e costose automobili tedesche. Molti palazzi non sono particolarmente belli, ma sono certamente moderni. A Nord, invece, sono sopravvissuti i vicoli stretti e polverosi dei quartieri vecchi. Prevale il silenzio, e la città almeno in alcuni tratti sembra quasi assopita. Mentre a Sud dominano le grandi catene occidentali, a Nord il ritardo economico è apparente. Il PIL pro capite è di 16mila dollari, rispetto ai 30mila dollari della parte Sud dell'isola. La popolazione non raggiunge i 300mila abitanti. Una guida cipriota ammette a denti stretti che i monumenti a Nicosia Nord sono forse più belli che a Sud. Ho voluto visitare la Moschea Selimiye. In realtà, il monumento, costruito nel 1200 grazie anche grazie all'intervento di Luigi IX di Francia che mise a disposizione i suoi operai, era ai tempi una chiesa cattolica, la Cattedrale Santa Sofia, poi trasformata in moschea nel 1571. BorderAll'interno, tutto è stato spostato perché il tempio sia rivolto verso la Mecca. Su una specie di podio in legno sventolano le bandiere della Turchia e della Repubblica turca di Cipro del Nord. L'edificio, che ha mantenuto la struttura originaria, dà una impressione curiosa. A parte il tappeto che ne ricopre l'intera superficie, è spoglio di decorazioni e rassomiglia più a un tempio protestante che a una moschea musulmana. Divertente notare che la vecchia chiesa cattolica ha subito il destino opposto della Grande Moschea di Cordova, trasformata nel 1236 nella Cattedrale di Santa Maria. Agli occhi di molti la divisione di Cipro è la prova di come la Turchia non debba aderire all'Unione. Nel visitare la Moschea Selimiye ho avuto invece la conferma di come l'Islam faccia parte della storia europea.

 

(Nelle foto, tutte fatte con il telefono cellulare, dall'alto verso il basso: il cartello che alla frontiera chiede ai visitatori di fare domanda per un visto; l'interno della Moschea Selimiye; il posto di controllo al confine sulla Ledra Street)

NB: Dal fronte di Bruxelles (ex GermaniE) è anche su Facebook

 

  • Beda Romano |

    Grazie Angelina. Confermo !
    Cordialmente
    B.R.
    PS: ho pubblicato un pezzo sulle divisioni politiche di Cipro nel supplemento culturale del Sole/24 Ore del 12 agosto scorso.

  • Angelina |

    tutto da scoprire a Nicosia la piu bella città mediterranea
    http://www.vacanzacipro.com/destinazioni/nicosia.php

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