Alle radici dell’antinuclearismo tedesco: l’amore per la Wanderung

In nessun altro paese europeo, o quasi, l’incidente atomico di Fukushima ha destato così tanta paura come in Germania. La stampa tedesca ha rivelato che nelle ultime settimane sono aumentati gli acquisti di apparecchi geiger e di pastiglie di iodio, come se la radioattività sprigionata dalla centrale giapponese, situata a novemila chilometri di distanza, fosse sul punto di giungere in questo paese. Wanderer La ragione è legata in primo luogo all’emotività. I tedeschi sono sentimental, come direbbero gli inglesi. Non sono sentimentali, che in italiano suona spesso spregiativo, ma emotivi. Nello stesso modo in cui sono capaci di indignarsi o di entusiasmarsi con la stessa energia (si pensi alle critiche contro la Grecia, in piena crisi debitoria, o ai festeggiamenti per la cantante Lena, vincitrice dell'Eurovisione), mostrano anche reazioni impulsive, magari irrazionali. Ma dietro alle virulenti risposte ambientaliste provocate dalla vicenda di Fukushima c’è anche un modo molto particolare di interagire con la natura, diverso che in altri paesi europei. E’ particolarmente visibile in questi primi giorni di primavera: parchi e campagne si riempiono di gente. In tedesco si può laufen (camminare), spazieren (passeggiare) e soprattutto wandern (tradotto dal dizionario con camminare o meglio vagare). Non c’è popolo che ami così tanto affrontare la natura, spoglia e selvaggia, vagando per ore a piedi o in bicicletta, forse anche per reazione ai lunghi inverni continentali trascorsi in casa. Nei Wanderer, nei camminatori, c’è il desiderio di sport, di libertà, di spazio, di silenzio in un paese, raccontato nelle fiabe dei fratelli Grimm, che è dopotutto una grande pianura, ricoperta di foreste e spazzata da un vento spesso violento. La passione per l'ambiente naturale è quasi fisica e si riflette oggi in molti tedeschi nella lotta contro l’energia atomica, così volenterosa – mi sembra – rispetto ad altri paesi.


Anche l’Inghilterra a dir il vero ha uno speciale rapporto con la natura, ma non tanto con i grandi spazi incontaminati quanto con i piccoli giardini curati. Gli inglesi amano tagliare l’erba, potare gli alberi, piantare i fiori, una passione coltivata tra gli altri da Miss Marple, il personaggio di Agatha Christie. Nel centro di Londra, non appena esce il primo sole primaverile, le famiglie più benestanti che abitano nei mews o negli squares di Chelsea o di Kensington mangiano nel giardino condominiale, spesso al di là della strada, portando da casa sedie, tavolo e vettovaglie. Ma anche a Liverpool o a Newcastle, a Manchester o a Bath il giardino è il luogo della serenità e del passatempo. In Francia il rapporto è piuttosto con gli animali. In quanti altri paesi i cani sono autorizzati nei ristoranti, e siedono sotto al tavolo silenziosi ed educati da far invidia a molti genitori? Non c’è uomo politico che non partecipi al Salon de l’Agriculture, alla fiera annuale dell’agricoltura. E’ l’occasione per farsi fotografare tra mucche, cavalli e maiali, e naturalmente con i fermiers, gli agricoltori, importanti elettori. Ogni anno, a margine della manifestazione, si tiene il Concours général agricole, una grande gara nazionale tra allevatori: quest’anno vi hanno partecipato 2.000 animali di 120 razze diverse. I concorsi si ripetono a livello locale, in tante kermesse della provincia rurale. E in Italia? La mia impressione è che gli italiani vivano il rapporto con la natura soprattutto attraverso i prodotti dell’agricoltura, di cui si loda più che altrove la freschezza. Le pubblicità in televisione mostrano un pomodoro, una fetta di prosciutto o un pezzo di formaggio come se fossero opere d’arte. Di un colore perfetto, di una forma esemplare, le immagini vogliono emanare sapori e odori. Insomma, la relazione italiana con l'ambiente passa per i prodotti della terra e la cucina. Quattro paesi-Quattro modi di declinare il rapporto con la natura. Chissà quanto queste differenze nazionali influenzino almeno in parte anche la diversa percezione dell’energia nucleare?

 

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(Un manifesto ecologista nella campagna di Francoforte – La  foto è stata scattata con il cellulare durante una Wanderung, una camminata)

  • antonio Catalano |

    Bellissimo articolo, condivido in pieno. si comprende il lato “romantico ” insito nel popolo tedesco…a volte contraddittorio…

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