I paralleli storici possono avere la vita corta, ma aiutano certamente a chiarire la portata degli eventi. La sconfitta dei democristiani oggi nel Baden-Württemberg ha una rilevanza che va ben oltre le frontiere del Land meridionale tedesco. La CDU rimane il primo partito (con il 39% dei voti), ma per la prima volta dopo 57 anni dovrà probabilmente lasciare la guida della regione. Secondo le più recenti proiezioni, a Stoccarda si insedierà un leader verde, Winfried Kretschmann, che governerà con i socialdemocratici. Per molti versi la sconfitta della CDU rassomiglia alla disfatta dell’SPD nel Nord-Reno Vestfalia, la grande regione della Germania occidentale, nel 2005. Anche in quella occasione la sconfitta fu storica. I socialdemocratici dovettero abbandonare il governo di Düsseldorf dopo 39 anni al potere, lasciando il posto quella volta alla CDU. Ieri come oggi il risultato riguarda anche il governo federale. Allora il cancelliere Gerhard Schröder (SPD) attraversava un difficile momento politico: le sue riforme economiche erano incomprese e impopolari; il suo partito era attraversato da non poche divisioni. Oggi il cancelliere Angela Merkel (CDU) è criticato da più parti per scelte politiche discutibili, sull’Europa come sul futuro del nucleare, e per una lunga serie di impegni se non traditi almeno riveduti e corretti.
Nel 2005 Schröder era accusato di aver tradito i valori della sinistra. Nel 2011 la signora Merkel è accusata di avere una politica troppo ondeggiante, se non addirittura opportunistica. Sei anni fa, privo di una maggioranza al Bundesrat e stretto a sinistra dalla sinistra radicale di Die Linke, l’allora cancelliere decise di giocare il tutto per tutto e chiese a sorpresa elezioni anticipate, perdendo le legislative per un soffio. Oggi la signora Merkel è in una situazione diversa. Non ha rivali degni di questo nome; molti suoi colonnelli sono stati costretti o hanno deciso di lasciare la vita politica (dall’ex ministro-presidente dell’Assia Roland Koch all’ex presidente della Repubblica Horst Köhler all'ex ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttemberg); soprattutto – per ora – i rischi legati a nuovi e minacciosi partiti alla destra della CDU appaiono limitati. La sua posizione a capo del governo non è in pericolo. Tuttavia, il suo futuro è diventato da questa sera più incerto. La sconfitta nel Baden-Württemberg, un Land tradizionalmente democristiano, rischia di creare nuove tensioni nel partito. La posizione di minoranza del governo federale al Bundesrat è peggiorata. L’autorità della signora Merkel rischia di indebolirsi; la sua politica sarà probabilmente costretta a compromessi sempre più numerosi per ottenere il benestare della Camera delle regioni, in mano ai socialdemocratici e ai verdi. Ormai in Germania alcuni osservatori, tra questi il quotidiano Handelsblatt, si chiedono se il suo declino sia iniziato.
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(Nella foto, Winfried Kretschmann, il leader ecologista nel Baden-Württemberg, 62 anni)