La Germania ospita la più antica sinagoga d’Europa. Si trova a Erfurt, nella ex DDR, ed è stata riaperta al pubblico nelle scorse settimane dopo anni di restauro. Sono andato a visitarla di ritorno da un reportage in Sassonia. Costruito intorno al 1100 l’edificio è nel centro medievale della città, non lontano dalla Rathaus della capitale della Turingia, città natale di Max Weber e luogo di studi di Martin Lutero. Nel corso dei decenni la sinagoga è stata trasformata volta per volta in granaio, ristorante, sala da ballo. Quando i nazisti arrivarono al potere molti, se non tutti, si erano dimenticati della sua esistenza e la costruzione poté sopravvivere alla Notte dei Cristalli. Ancora oggi l’edificio è uno strano miscuglio di generi architettonici che riflettono le sue diverse destinazioni nel corso dei secoli. La sinagoga non è più luogo di culto: ospita invece un’esposizione permanente sulla vita della comunità ebraica in Turingia, tra le più importanti dell’Europa continentale nel Medio Evo, e sull’incredibile storia di un tesoro nascosto per oltre sei secoli.
Nel 1998, caduto il Muro di Berlino, Erfurt come decine di altre città della ex DDR, fu l'oggetto di un radicale risanamento del centro storico. Un giorno, nello scavare buche nella Michaelis Strasse per disporre nuove linee elettriche e telefoniche, il braccio di una macchina scavatrice fece riaffiorare per caso un vaso di ceramica contenente 28 chili di gioielli, argenteria e monete preziose risalenti al XIII e XIV secolo, tra i quali uno splendido anello di matrimonio. Per oltre seicento anni il tesoro era rimasto nascosto la dove il suo proprietario lo aveva riposto intorno al 1349 per proteggerlo durante uno dei tanti pogrom di quel periodo in una città che era un crocevia commerciale del Sacro Romano Impero. Secondo gli storici, il tesoro potrebbe essere appartenuto a Kalman von Wieke, un ricco commerciante dell’epoca. Fa una certa impressione ammirare 3.141 monete, alcune delle quali con le effigi di Luigi IX di Francia, perfettamente conservate, o quasi. Il loro casuale ritrovamento ricorda la scoperta delle grotte paleolitiche di Lascaux, in Dordogna, venute alla luce negli anni 40 quando alcuni ragazzi che giocavano a calcio persero il pallone che si era intrufolato in una fessura tra le rocce. Negli ultimi anni il tesoro di Wieke è stato esposto a New York, Parigi e Londra. Per ora non ancora in Italia.