Una decisione definitiva sembra essere stata rinviata a dopo le elezioni federali del 2009, ma l’iniziativa è certamente significativa. Il partito democristiano del cancelliere Angela Merkel, che attualmente guida la Germania insieme ai socialdemocratici, ha preparato un’ipotesi di progetto di legge che permetterebbe al Governo federale di inviare truppe all’estero senza chiedere l’approvazione del Parlamento, come invece è avvenuto finora. "L’esercito tedesco – si legge nel documento pubblicato dalla stampa tedesca nei giorni scorsi – deve poter essere dispiegato rapidamente in occasione di missioni internazionali, anche senza una decisione formale del Parlamento". E ancora: "Visto il numero crescente di crisi che potrebbero avere implicazioni negative per il nostro Paese, la Germania deve preparsi a ulteriori, lunghi impegni delle sue forze armate". Il documento prevede che i compiti di difesa e di pianificazione passino sotto l’egida della Cancelleria, abbandonando il ministero degli Esteri. Le proposte della CDU hanno scatenato la reazione negativa dell’SPD, tanto che il documento sembra sia stato accantonato fino a dopo le elezioni dell’anno prossimo. Tra le altre cose, l’SPD, che in questo momento guida il ministero degli Esteri, teme di perdere alcune sue prerogative. E dire che proprio i socialdemocratici avevano discusso qualcosa di simile quando al potere era il cancelliere Gerhard Schröder.
L’iniziativa democristiana è interessante. E’ il riflesso di un Paese che desidera rivedere alcuni equilibri istituzionali voluti dagli Alleati e dagli stessi tedeschi subito dopo la guerra. Sessant’anni fa l’obiettivo era di evitare un ritorno del militarismo e dell’espansionismo tedesco. Oggi una parte dell’establishment tedesco crede che molti checks and balances introdotti nel 1949 possano essere un freno al processo decisionale in un momento in cui la Germania vuole avere una politica estera più visibile e la stessa globalizzazione comporta nuovi pericoli. Nello stesso modo, il Governo negli ultimi anni ha centralizzato molti compiti di polizia criminale, abbandonando il tradizionale federalismo, per meglio combattere il terrorismo. Sarà interessante capire come il tema si svilupperà nel prossimo futuro. Intanto, non è un caso probabilmente se l’ultima iniziativa democristiana coincida con il trasferimento a Berlino da Pullach, una cittadina bavarese, della sede centrale del Bundesnachrichtendienst (BND). Dal 2011, i servizi segreti tedeschi saranno ospitati in un nuovo edificio di 250mila metri quadrati sulla Chausseestrasse (in alto la foto di un modello tratta da Internet).