E’ prevista per oggi l’inaugurazione di un nuovo ultramoderno centro commerciale in Germania, sarà il più grande del Paese, almeno tra quelli situati in città. Si trova a Essen, nella Ruhr, occupa una superficie di 70mila metri quadrati, ospiterà fino a 200 negozi, con 2.000 posti-macchina. E si prevede che il shopping center di Limbecker Platz, costato 300 milioni di euro, accoglierà una volta a regime fino a 50mila clienti al giorno (nella foto, tratta dal sito www.limbecker-platz.essen.de uno scorcio del nuovo edificio). La nascita del nuovo Einkaufszentrum è la conferma delle nuove tendenze della società tedesca: meno negozi famigliari, più centri commerciali; meno supermercati classici e più hard discounts. Alcune cifre danno la misura di questa rivoluzione. Prima di tutto gli Einkaufszentrum sono ormai 384 in tutto il Paese; erano 279 nel 2000 e 93 nel 1990. Dietro ai centri commerciali si nasconde un nuovo modo sempre più radicato di fare la spesa.
Come in altri Paesi europei anche in Germania i negozi alimentari gestiti a livello famigliare sono in netto calo: da 56mila nel 1993 a 33mila oggi. Nel contempo è aumentato il numero dei supermercati, e in particolare degli hard discounts, come Aldi o Lidl: sono ormai 15.500, rispetto ai 13.900 di cinque anni fa. Rappresentano il 42% delle vendite di prodotti alimentari in Germania (in Italia la quota è appena del 10%). Il superamento del 50% è previsto nel 2010. L’assortimento è meno vario che in un supermercato classico e l’ambiente meno accogliente, ma i prezzi sono ottimi e spesso anche la qualità è molto buona (ormai il 37% delle vendite di prodotti biologici avviene negli hard discounts). Qualche anno fa i tedeschi hanno scoperto che a fare la spesa da Aldi era anche la signora Johanna Quandt, proprietaria del 20% di BMW e una delle persone più ricche del Paese. Il fenomeno è interessante perché riflette le abitudini di una società che differenzia sempre di più gli acquisti: risparmia sui prodotti di prima necessità (alimentari e vestiti), ma è esigente ed è pronta a spendere molto per i beni per così dire d’investimento: automobili, case o viaggi.