Berlino è una città di memoriali. Ve ne sono in omaggio ai morti della Seconda guerra mondiale, alle vittime del Muro, al dramma dell’Olocausto, ai caduti della Bundeswehr, agli oppositori del Nazismo. A breve dovrebbe vedere la luce un nuovo monumento, o meglio un museo dedicato ai Vertriebenen, i profughi tedeschi provenienti dai territori orientali del Reich (circa dodici milioni e mezzo di persone) che dinanzi all’avanzata dell’Armata Rossa tra il 1943 e il 1947 abbandonarono per sempre e in tutta fretta le loro terre per rifugiarsi a Ovest. Molti morirono sulla via dell’esilio, per il freddo o a causa delle violenze delle popolazioni locali (a fianco il logo di una mostra del 2006 sull’esperienza dei Vertriebenen).Il benestare per la costruzione del museo-memoriale – un progetto che appartiene al programma di grande coalizione del cancelliere Angela Merkel e che dovrebbe essere presentato dal Governo nei prossimi mesi – è venuto questa settimana dopo un nuovo incontro al vertice tra Polonia e Germania.
Per anni la questione è stata al centro delle controversie tra i due Paesi. I polacchi guidatidal conservatore Jaroslaw Kaczynski hanno criticato l’idea che i tedeschi, responsabili del conflitto e dell’Olocausto, potessero costruire un museo-monumento per ricordare l’esperienza dei Vertriebenen. Rendere omaggio alle sofferenze tedesche appare a molti inaccettabile in uno dei Paesi europei che più ha sofferto della guerra. Molti polacchi temono poi che i Vertriebenen possano tentare cause giudiziarie per recuperare le proprietà perdute. Il cambio di Governo a Varsavia, con l’arrivo al potere di una maggioranza liberale, ha ammorbidito la posizione polacca: la Polonia ha accettato che il museo-monumento venga costruito nella capitale federale, anche se ha preferito mantenere le distanze e annunciato di non voler partecipare alla sua costruzione. La scelta è indicativa dei nuovi rapporti tedesco-polacchi: sono certo migliorati dopo la svolta politica a Varsavia, ma sul fronte polacco il disgelo appare cauto.
Inserisci username e password per accedere ai servizi del Sole 24 Ore
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.