Quote di migranti – Muro in Belgio e dubbi in Francia

Proprio mentre la Commissione Juncker si appresta a negoziare con i paesi membri un discusso progetto di quote di ridistribuzione in tutti i paesi membri dell’Unione dei migranti che arrivano in Europa, Belgio e Francia sono al centro di una vicenda controversa. La cittadina belga di Mouscron, alla frontiera con la Francia, ha chiesto che il comune francese di Wattrelos costruisca “una staccionata in cemento” tra il confine e un campo di Rom per 24 veicoli. wattrelosLa conferma, pubblicata dalla stampa belga questo fine settimana, è giunta dal borgomastro di Mouscron, Alfred Gadenne, un esponente del CDH, un partito centrista. “Il vero problema è che la Francia abbia deciso di creare questo campo così vicino alla nostra frontiera – ha spiegato Gadenne a La Libre Belgique -. La popolazione di Mouscron è già abbastanza vittima di furti e scassi compiuti da les gens du voyage“, l’espressione (ormai politically correct) con cui in francese si chiamano i Rom. Il confine belgo-francese è stato divelto. Anche in autostrada i vecchi edifici della dogana sono totalmente abbandonati. Sulle vie più piccole, si passa da un paese all’altro senza accorgersene. A quanto pare, il muro, alto due metri e mezzo e lungo più di cento, dovrebbe servire a coprire la visuale e soprattutto a ostacolare in qualche modo il passaggio della frontiera. L’idea di Gadenne sta imbarazzando il suo stesso partito, il cui acronimo sta per Centre Démocrate Humaniste e che normalmente rifugge da posizioni estremiste.  Il comune di Wattrelos avrebbe dato il suo consenso alla staccionata, anche se la sua effettiva costruzione è ancora incerta. Non sarebbe comunque il primo muro di questo tipo. A Padova, ne fu costruito uno simile nel decennio scorso, per confinare un quartiere abitato principalmente da immigrati. In questo caso, la divisione sarebbe posta su un confine, e potrebbe limitare la libera circolazione delle persone tra due paesi, fra i quali la frontiera si pensava fosse una caratteristica del passato. Il nodo giunge mentre la Commissione europea cerca di dare ai Ventotto una politica dell’immigrazione che sia federale e non più confederale, europea e non più nazionale. Il piano, che prevede la ricollocazione dei migranti, ricalca per molti versi quanto avvenne in Germania negli anni 50 e 60, ma anche 90 quando la Repubblica Federale accolse migliaia di immigrati prima dalla Turchia e dall’Italia, poi dalla ex Jugoslavia, distribuendoli accuratamente nei diversi Länder del paese, pur di evitare affollamenti, disoccupazione e ghetti. La Francia rischia di essere l’ago della bilancia nelle scelte che prenderanno i Ventotto. Molti paesi sono d’accordo, comprese Italia e Germania, ma Parigi tentenna. Qualche giorno fa il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve aveva dato il suo benestare al piano comunitario, addirittura spiegando che le idee europee “si ispirano in parte dalle proposte francesi”. Nel fine settimana, il primo ministro Manuel Valls si è detto invece “contrario all’adozione di quote di migranti”. Il governo a guida socialista non deve solo fare i conti con il sentimento anti-immigrazione di una parte della popolazione – sedotta dalle idee del Front National e anche del Front de Gauche. Le quote proposte dalla Commissione prevedono che la Francia accolga più immigrati di quanto non abbia fatto nel recente passato. Secondo il progetto comunitario, la quota francese di ridistribuzione dei migranti arrivati in Europa dovrebbe essere del 14%. L’anno scorso il paese ha ricevuto l’11% delle richieste di asilo registrate nell’intera Unione Europea.

(Nella foto, lo smantellamento di un campo illegale di Rom a Wattrelos nel 2013)

Dal Fronte di Bruxelles (ex GermaniE) è anche su Facebook

  • Beda Romano |

    La Commissione europea ha deciso che come prima scelta di emergenza proporrà una soluzione di ricollocazione nell’Unione a chi ha bisogno di protezione internazionale. La proposta è attesa per il 27 maggio. Dovrà essere poi approvata dai governi nazionali. Entro la fine dell’anno, l’esecutivo comunitario dovrebbe presentare uno schema per tutti gli immigrati, non solo dei rifugiati richiedenti l’asilo.
    B.R.

  • andrea dolci |

    C’è una cosa che non capisco. Si continua a discutere di rifugiati con diritto di asilo. E il rimanete 80 % degli immigrati che ne facciamo ?

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