BRUXELLES – L’ultima cosa di cui i Ventotto hanno bisogno in questo momento è di una Germania debole e di una cancelliera fragile, checché ne dicano tutti coloro che criticano il governo federale per le sue scelte ritenute troppo prevaricatrici. Il voto regionale di ieri nella Repubblica Federale complica non poco la situazione di Angela Merkel, attaccata da più parti soprattutto per come ha gestito l’emergenza rifugiati e giunge a ridosso di un delicatissimo vertice europeo giovedì e venerdì. Il successo di Alternative für Deutschland in Sassonia-Anhalt, nel Baden-Württemberg e nella Renania-Palatinato scombussola la scena politica tedesca. Per la prima volta dalla fine della guerra appare alla destra del partito democristiano della cancelliera un partito nuovo, peraltro euroscettico. AfD sta avendo nel centro-destra il ruolo che Die Linke ha nel centro-sinistra. Sta minando la compattezza della Cdu, nello stesso modo in cui a sinistra la Linke ha indebolito il partito socialdemocratico.
Sul fronte tedesco, il rischio è di complicare ulteriormente la nascita di coalizioni e di indebolire sensibilmente la signora Merkel. Il riflesso sul piano europeo rischia di essere inevitabile. Un primo test ci sarà questa settimana, quando i Ventotto torneranno a riunirsi per un nuovo vertice europeo dedicato all’emergenza relativa ai rifugiati in arrivo dal Vicino Oriente. Sul tavolo c’è un accordo con la Turchia per meglio gestire il controllo delle frontiere esterne dell’Unione.
Più di prima, il capo del Governo tedesco vorrà ottenere una intesa che lanci un fermo segnale di rassicurazione ai tedeschi, tenuto conto delle loro preoccupazioni per l’arrrivo in Germania di oltre un milione di rifugiati nel 2015. Aspetti controversi tuttavia non mancano. L’intesa preliminare prevede una liberalizzazione dei visti ai cittadini turchi, una proposta che non piace alla Francia, e l’apertura di nuovi capitoli negoziali in vista dell’ingresso della Turchia nell’Unione, una ipotesi che non piace a Cipro.
Inevitabilmente, le posizioni degli stati membri rischiano di irrigidirsi. Potrà la signora Merkel ammorbidire le sue richieste? Potranno i suoi partner venirle incontro? Nell’ottica dei partner della Germania, si può immaginare che alcuni paesi saranno tentati di approfittare dell’indebolimento della cancelliera. Altri, più lungimiranti, vorranno evitare un isolamento della Germania che potrebbe peggiorare la situazione della cancelliera.
I paesi membri dell’Unione saranno chiamati ad affrontare una Germania la cui scena politica è più instabile che in passato. In questi anni, Berlino è stata una ancora di stabilità nell’unione monetaria, mentre molti vicini dovevano fare i conti con sconquasso debitorio e crisi politica. La debolezza dei partner si è tradotta in questi anni nella forza della Repubblica Federale. Il rischio oggi è che una Germania più instabile complichi paradossalmente il negoziato europeo. B.R.