In attesa del voto del 27 marzo 2011 nel Baden-Württemberg, ripropongo un articolo uscito nel Sole/24 Ore il 25 marzo
FRANCOFORTE – “Sarà lui il primo presidente verde di un Land tedesco?” si chiedeva ieri il quotidiano Bild un po’ incredulo, pubblicando una grande foto del leader ecologista nel Baden-Württemberg, il 62enne Winfried Kretschmann. I sondaggi in vista del voto di domenica non lo escludono. Sulla scia dell’emozione provocata dall’incidente atomico di Fukushima? Sì, ma non solo. La regione è al tempo stesso un centro industriale e una culla ambientalista.
Nessuno in questo paese ha dimenticato che 35 anni fa a Wyhl il movimento ecologista superò il battesimo del fuoco. Sul territorio di questa cittadina del Baden-Württemberg, la Germania dell’allora cancelliere Helmut Schmidt aveva deciso di costruire una centrale nucleare. Erano gli anni dello shock petrolifero. Tra petizioni e dimostrazioni, il via libera per la costruzione fu dato il 17 febbraio 1975. L’indomani centinaia di persone, con 400 trattori, occuparono il sito.
In un primo momento le forze dell’ordine riuscirono a disperderli, anche con la forza scrissero i giornali dell’epoca, ma il movimento popolare non si dette per vinto. Qualche giorno dopo, cogliendo poliziotti e operai di sorpresa, 30mila dimostranti rioccuparono l’area, questa volta installandosi per rimanere, con tanto di tende, cucine da campo e roulotte. La guerra di attrito durò otto mesi. Finalmente, le autorità furono costrette a fare una clamorosa marcia indietro.
“Ai tempi – racconta il sindaco di Wyhl, Joachim Ruth, 54 anni, primo cittadino dal 1992 – facevo il servizio militare, ma mi ricordo benissimo tutta la vicenda. E’ rimasta nella memoria regionale. Oggi dov’era prevista la centrale nucleare c’è una riserva naturale. Una grande targa ricorda quel momento che ispirò fortemente il movimento ecologista tedesco”. Il partito dei Verdi nacque nel 1980 e entrò al Bundestag nel 1983.
A 35 anni di distanza, gli ambientalisti del Baden-Württemberg sperano di scalzare dal governo regionale il partito democristiano, al potere dal 1953. “La Cdu ha guidato il Land più a lungo di quanto i fratelli Castro non abbiamo governato Cuba”, dice il deputato ecologista Alexander Bonde. I sondaggi mostrano Spd e Verdi al 47-48%, Cdu e Fdp al 43-44%. In una regione che ospita quattro centrali nucleari la partita è aperta, e i Verdi possono permettersi di sognare.
Una sconfitta sarebbe grave per il cancelliere democristiano Angela Merkel, anche perché peggiorerebbe la posizione del governo al Bundesrat, già oggi in minoranza. Molto dipenderà dal risultato dell’Fdp: numerosi elettori liberali stanno coltivando simpatie ecologiche o pensando all’astensionismo. Intanto, l’incidente atomico in Giappone ha dato nuova linfa ai Grünen, già forti della loro battaglia contro una nuova e controversa stazione ferroviaria a Stoccarda.
Il Baden-Württemberg è uno straordinario intreccio tra industria e ambiente. La regione non è solo la patria di Daimler, Bosch, Porsche o SAP. E’ anche la culla di un ambientalismo moderno, spesso realista, talvolta fondamentalista, comunque radicato. Il sindaco Dieter Salomon ha fatto di Friburgo il centro tedesco della tecnologia solare, mentre il primo cittadino di Tubinga, Boris Palmer, vuole ridurre drasticamente le emissioni nocive della sua città.
In una regione il cui prodotto interno lordo è pari al Belgio e al Lussemburgo messi insieme, e che ogni anno esporta metà della sua produzione (il 48% per la precisione), si costeggiano stabilimenti industriali e pali eoliche nello stesso modo in cui la costruzione di pannelli solari non è solo un modo per rispettare la natura, ma anche un’occasione per coltivare un’attività economica redditizia. Il quotidiano Handelsblatt definisce lo stesso Kretschmann “un super realista”.
Per molti ecologisti, da Wyhl a Fukushima il passo è corto. “Cinque anni fa – nota ancora il sindaco Ruth – i Verdi qui ottennero l’8% dei voti. Domenica mi aspetto il 13-14%”. Nonostante abbia vissuto (e vinto) in prima persona la battaglia ambientalista, negli ultimi anni la cittadina ha votato democristiano. Una scelta pragmatica? Dopotutto, la più vicina centrale nucleare francese si trova a Fessenheim, oltre il Reno, a 35 chilometri in linea d’aria.
B.R.