Il quotidiano Die Welt ha pubblicato nei giorni scorsi una bella storia. Ha raccontato di come nella cittadina di Arnsberg – 80mila abitanti nel Nord-RenoVestfalia – si è venuta a creare una piccola abitudine. Ogni settimana gli abitanti di una locale casa di riposo si recano in visita all’asilo nido “Kleine Strolche”, che letteralmente significa "piccole canaglie" (titolo peraltro di una celebre serie televisiva americana nata negli anni 20). Le persone anziane leggono ai bambini una favola, raccontano loro una storia. “Ambedue ne approfittano”, spiega il giornale. I bambini imparano, gli anziani si divertono. E’ uno dei tanti esempi di impegno civico, bürgerschaftliches Engagement. Moltissimi tedeschi fanno opere di bene. Presiedono un’associazione sportiva, lavorano nel volontariato medico, aiutano le persone più sfortunate. Vi sono uomini e donne che pur avendo grandi responsabilità – a casa o sul lavoro – riescono a trovare il tempo per curare le finanze di una fondazione caritatevole o per recarsi ogni settimana in un centro di riabilitazione per drogati e aiutare i malati nella vita quotidiana. Mentre la Commissione Europea si appresta nel 2011 a celebrare l’anno del volontariato, alcune statistiche tedesche sono particolarmente significative.
Secondo un sondaggio della fondazione Fritz-Thyssen- und Bertelsmann-Stiftung un tedesco su tre con più di 14 anni ha una qualche attività di volontariato, in particolare nelle regioni agricole del paese. La quota esatta è del 36%; era del 26% nel 1999. Un altro 25% è pronto a investirsi in questa direzione, sempre secondo lo studio. Il campo più amato è lo sport, seguono la scuola, la chiesa, la cultura, l’ambiente, la politica e la salute. Insomma, non ci sono soltanto i pompieri volontari. E’ vero che in Germania la famiglia ha un ruolo meno esteso, meno presente, meno protettivo che in altri paesi europei. Ma è anche vero che l’impegno civico è un abitudine radicata di cui tutti possono trarre vantaggi e benefici. C’è il tentativo di aiutare il prossimo, ma anche il desiderio di imparare e di fare esperienza. Per molti giovani è un primo utile passaggio nel mondo del lavoro. “Il nostro sistema sociale – ha affermato Joachim Winkler, professore a Wismar – sarebbe impensabile senza il lavoro volontario”. Ha aggiunto Hans-Josef Vogel, sindaco di Arnsberg: “L’impegno dei cittadini è il secondo bilancio di una città”.