Le differenze tra Est e Ovest in Germania sono numerose: lo standard di vita, il livello economico, il tasso di disoccupazione, l’accento in tedesco, e anche la grandezza degli appartamenti. Le ultime cifre dell’Ufficio federale di Statistica mostrano come su questo fronte i cambiamenti in questi ultimi 20 anni siano stati lenti. I Plattenbau, i grandi edifici in stile comunista dal tetto praticamente piatto, rimangono per molti versi la regola (nella foto, tratta da Wikipedia, un quartiere di Halle). Mentre a Ovest gli appartamenti hanno una superficie media di 94,2 metri quadrati, a Est questa è di 76,7 metri quadrati. In media nei Länder occidentali ogni persona ha a propria disposizione 44,1 metri quadrati, in quelli orientali 38,6 metri quadrati.
La comodità delle abitazioni, naturalmente, è funzione del reddito. I dati pubblicati dall’Ufficio federale di Statistica non devono sorprendere, tenuto conto del ritardo economico della ex DDR. Ma le differenze dipendono anche da diverse evoluzioni storiche. A Ovest, un appartamento su tre è situato in case famigliari; a Est il numero è di uno su quattro, per lo più in edifici costruiti prima del 1918. Nei Plattenbau e nei grandi condomini gli appartamenti sono solitamente meno grandi che negli edifici più piccoli, quelli abitati da tre o quattro famiglie al massimo. Ciò detto, secondo la Berliner Zeitung, i tedeschi dell’Est hanno oggi più spazio abitativo di quanto ne avessero prima della Caduta del Muro, e a un prezzo migliore che a Ovest. Ma come spesso succede nella ex DDR non mancano i contrasti. Potsdam è ormai una città- satellite di Berlino: molte delle numerose ville sui laghi della regione sono splendide, e i prezzi sono in forte aumento. Il sindaco socialdemocratico della città, Jann Jakobs, è preoccupato, tanto da temere che un giorno "solo i ricchi potranno abitare a Potsdam".